
Cercare casa e Coronavirus non sono due termini che vanno d’accordo e infatti molte persone che avevano pianificato di cercare casa nel 2020 sono state costrette ad abbandonare la propria intenzione proprio a causa della pandemia da Coronavirus che ha avuto inizio nei primi mesi dell’anno.
Adesso che si è passati alla Fase 2 e si attende con ansia di passare alla Fase 3, vengono realizzati i primi report basati sull’analisi dei dati delle migliaia e migliaia di ricerche di case sui vari portali immobiliari, con il fine preciso di dare un’immagine ben precisa di come il Coronavirus abbia cambiato il modo di cercare casa.
La fine delle misure restrittive ha fatto in sostanza scoprire come il Coronavirus abbia solo temporaneamente cambiato le esigenze di coloro che necessitano di cercare casa e, anche se molto probabilmente il 2020 non terminerà con la stima di compravendite immobiliari che si ipotizzava a inizio anno, sicuramente molti segnali fanno presupporre ad un ritorno di interesse nei confronti della ricerca di una casa, sia da comprare che da affittare.
L’annuncio delle misure restrittive, a marzo 2020, ha infatti crollare drasticamente il numero di persone che cercavano casa, sia con finalità di acquisto che di affitto ma il mese di maggio segna il ritorno ai volumi del pre-Covid-19, registrando, difatti, un lento ma costante trend al rialzo. Le ricerche dimostrano anche che dopo la quarantena il numero di locali diventi un filtro sempre più ricorrente e importante per chi si accinge a cercare casa in modo da trovare un immobile che possa essere vissuto 24 ore su 24 e che possa migliorare la propria qualità della vita.