
Se vi siete già chiesti se il superbonus è utilizzabile anche per le seconde case, la risposta è affermativa. Il superbonus è un’agevolazione prevista dal Decreto Rilancio che porta al 110% la percentuale che è possibile detrarre per spese sostenute dall’1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021. Dopo la pubblicazione del Decreto, sono stati in molti a chiedersi se questo bonus estremamente vantaggioso, tanto da essere chiamato superbonus, potesse avere validità anche per le seconde cose o solamente per le abitazioni adibite a residenza principale.
È stata proprio l’Agenzia delle Entrate a chiarire questo punto e ad affermare che è possibile usufruire del superbonus anche quando gli interventi sono effettuati sulle seconde case. L’unica condizione per poterne beneficiare è che i lavori e gli interventi di ristrutturazione devono garantire un miglioramento di oltre due classi dell’indice di prestazione energetica e della classe di rischio sismico.
La risposta dell’Agenzia delle Entrate fa seguito all’articolo 119 del decreto Rilancio, convertito con modificazione dalla legge 17 luglio 2020 n. 77. Il comma 10, nello specifico, chiarisce che possono usufruire del superbonus gli “interventi realizzati sul numero massimo di due unità immobiliari, fermo restando il riconoscimento delle detrazioni per gli interventi effettuati sulle parti comuni dell’edificio”. Quindi non si parla di abitazione principale o secondaria, di prima o seconda casa.
Inoltre si legge che: “si ritiene che sia possibile fruire del superbonus per interventi di demolizione e ricostruzione dell’edificio a prescindere dalla condizione che lo stesso venga adibito ad abitazione principale”.
Si tratta dunque di un’agevolazione particolarmente vantaggiosa anche per coloro che vogliono acquistare una casa da ristrutturare e risparmiando così sul costo dell’immobile in vendita potranno poi beneficiare di un ulteriore sgravio fiscale dato dal superbonus, sia che si tratti di prima o di seconda casa.